Ta Malédiction, NC - 15 | Francia/Inghilterra

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~ E m i *
view post Posted on 25/4/2010, 21:11




Titolo: Ta Malédiction
Titolo del Capitolo: //
Fandom: Axis Powers Hetalia
Personaggi: Francis Bonnefoy (Francia), Arthur Kirkland (Inghilterra)
Genere: Erotico, Triste, Introspettivo (?)
Rating: Arancione
Avvertimenti: OneShot, Lime, Yaoi
Note: Scritta oggi, a casa di mia nonna, perchè non avevo niente da fare .___."
Anche di questa sono solo parzialmente soddisfatta. I personaggi mi sembrano OOC, come sempre, e l'introspezione è banale e superficiale.


{ Ta Malédiction ~




Lui non ti ama.
Accettalo. Accetta la realtà.
Non ti ama. Non ti amerà mai come lo ami tu.
Mentre ti spingi in lui, affondi in modo rude nel suo corpo -cosa che assolutamente non è da te- lo senti emettere un suono strozzato, dalla gola.
Non è da te essere così brusco mentre ti unisci a qualcuno. La ruvidità di questi movimenti è una cosa completamente diversa dal fare l'amore, nel quale i movimenti sono lenti, romantici, armoniosi.
Ma non puoi farne a meno, questa volta.
Lui è venuto a piangere da te, tra le tue braccia.
Come fa ogni volta che qualcosa gli va storto con... l'altro.
E, a quel pensiero, ti verrebbe voglia di mettere le mani addosso all'altro, spaccargli la faccia con quella sua perenne espressione da deficiente cronico.
Ma non puoi. Sai bene che colui che ami -che in quel momento è lì, sotto di te, a invocare il nome dell' altro- non ti perdonerebbe mai.
Sospiri, muovendoti più veloce, cercando con quelle spinte, forse, si arrivare non solo al farlo impazzire fisicamente, ma anche alla sua mente, alla sua anima, al suo cuore.
E' tardi però. Sono già occupate da...
Dio! Non riesci neanche a pensarne il nome che ti sembra di sentire un conato di vomito salire su per l'esofago.
Guardi la faccia stravolta del tuo amante, con estrema serietà.
Ti viene da vomitare al pensiero di quante volte anche quell'altro l'abbia avuto in quello stato sotto si sé, a quante volte l'abbia baciato. Esattamente come vorresti fare tu adesso.
Avvicini il tuo viso alle sue labbra, cercando di prenderle tra i denti per marchiarle, metterci un segno che indichi che sono tue. Tue.
Ma non lo sono. Lui non è tuo, non ti ama.
A quel pensiero stringi le palpebre, serrando forse il dolore che ne vorrebbe uscire, e ti ritiri nella posizione di prima, senza aver minimamente sfiorato la sua bocca.
Lo prendi però per i fianchi, tirandolo su, in modo da far aderire il meglio possibile i vostri corpi.
Istintivamente, probabilmente a causa della rabbia che cresce nel sentirlo ansare un nome che non è il tuo, ti spingi con più forza in lui, facendolo inarcare.
Non vorresti ferirlo. Mai.
Sorridi in modo amaro, mentre nella mente ti riaffiorano i ricordi di una vita eterna passata con lui a lottare dalle questioni più serie a quelle più stupide.
La cosa incredibile è che nonostante anni di guerre, spargimenti di sangue, siete sempre stati legati nel profondo.
E, per un momento ti sei illuso che lui addirittura ricambiasse il tuo sentimento.
Almeno finché non è arrivato l'altro.
Era sbucato fuori da un cespuglio verde. Al tempo era solo un bambino. Dolcissimo, pareva un piccolo angelo. Biondo con gli occhi azzurri e grandi.
Pensare che se lo erano pure litigato, quel marmocchio!
Poi era cresciuto. In un tempo brevissimo.
Ti ricordi ancora, vero Francis? Come il viso di Inghilterra mutava mentre ti raccontava del piccolo Alfred?
Era semplicemente radioso.
In quel momento hai capito che il tuo sentimento era la tua più grande maledizione.
Sospiri cercando di scacciare quei fastidiosi pensieri per concentrarti sul tuo amante.
Ma non ci riesci. Si accavallano frenetici nella tua mente, con il sottofondo dei mugolii compiaciuti del tuo partner.
Rammenti quando America divenne grande. E ottenne l'indipendenza.
Ricordi, un Arthur distrutto. In lacrime. Per quel piccolo schifoso ingrato americano che, tuttavia, continuava testardamente e, in modo anche piuttosto masochista, ad amare.
Stringi il tuo amante contro il tuo corpo, donandogli più piacere possibile con le poche forze che ti rimangono, dato che siete entrambi al limite.
Lo senti divincolarsi e venire con uno spasmo violento, mentre anche tu ti riversi in lui. Apri appena gli occhi per vedere la sua espressione. Lo sguardo verde è nascosto dalle palpebre, ha le guance rosse e si tiene l'indice della mano sinistra piegato, poggiato sulle labbra in modo da non gemere in modo assurdamente forte.
Sotto quel dito vedi la sua bocca muoversi sillabando un nome.
Ma è come se tu fossi sordo, le lettere che sta pronunciando non ti arrivano alle orecchie. Non senti niente.
E' forse una specie di meccanismo per auto-difendersi dal dolore che sai che ti provocherebbero?
Pieghi le labbra all' insù, in una specie di smorfia amara.
E' una cosa piuttosto inutile, dato che sai bene che il nome che scivola via dalle sue labbra non è il tuo.
E ti verrebbe voglia di gridarglielo.
Di urlargli in faccia che il tuo nome è Francis, non Alfred.
Di urlargli che lo ami.
Conoscendo Arthur ti risponderebbe che tu ami tutto il mondo. Oppure abbasserebbe lo sguardo, contrito, e ti risponderebbe con un bel rigiro di parole che tu non gli interessi. Ha occhi solo per la sua ex-colonia, lui. Non riesce a distaccarsi dal passato.
Francis poggia il viso nel bianco cuscino, dando vita ad un singhiozzo che subito muore nella stoffa morbida su cui ha affondato il viso. Arthur, accanto a lui respira in modo lento e pesante, cadendo preda del sonno.
Accettalo Francia.
Sei la nazione de l'amour, sei fatto per donare amore. Non per riceverlo.
Il saper amare anima e corpo qualcuno. Ma non essere ricambiato.
L'amore è la tua maledizione.

Edited by ~ E m i * - 26/4/2010, 21:40
 
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~ Tsubasa ~
view post Posted on 26/4/2010, 15:50




CITAZIONE
Sei la nazione de l'amour, sei fatto per donare amore. Non per riceverlo.
Il saper amare anima e corpo qualcuno. Ma non essere ricambiato.
L'amore è la tua maledizione.

Cheri è una delle cose più belle che abbia mai letto! *ama*
 
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